Cattedrale di palermo

Cosa visitare a Palermo: consigli utili

Palermo, capoluogo della Sicilia, è un città ricca in storia, cultura e gastronomia. Camminando infatti per questa affascinante città, potrete vedere le influenze di diverse civiltà durante gli anni.

Chiamata Ziz dai Fenici nel lontano 734 a.C. fu in seguito colonizzata dai Greci conquistata dai Romani, Arabi e Normanni. Questa serie di culture e tradizioni nel corso degli anni, ha reso questa città ricca di monumenti diversi che le danno un fascino tutto suo.

Per ricchezza in patrimonio artistico e architettonico, Palermo possiede vari monumenti che fanno parte della lista dei patrimoni aristici dell’Unesco. Ne fanno parte :

 

In questo articolo andremo a scoprirne tre in particolare per diversità architettonica.

Cattedrale di Palermo

La cattedrale della Santa Vergine Maria Assunta è il principale punto di riferimento della fede cattolica a Palermo e sede arcivescovile dell’omonima arcidiocesi metropolitana.

La costruzione di questa magnifica cattedrale dallo stile Arabo-Normanno, fu iniziata attorno al 1170 dall’ ambizioso arcivescovo di Palermo Gualtiero Offamilio, su quello che restava di un’antica Moschea Saracena del IX secolo. Ancora oggi infatti si puo ammirare una pagina del Corano incisa sulla prima colonna a sinistra del portico meridionale.

Testimonianze invece di stile Gotico- Catalano, possiamo trovarle nel portico a tre arcate di Antonio Gambara risalente al XV secolo.

Collocate a sinistra dell’ingresso si trovano le Tombe reali che custodiscono i resti dei grandi monarchi Siciliani come Ruggero II e Federico II di Hohenstaufen.

Palazzo Reale o Palazzo dei normanni

Questo meraviglioso palazzo riasalente al IX secolo è oggi Sede legilativa dell’assemblea regionale Siciliana ed e’ la piu’ antica dimora d’Europa. Il suo nome e aspetto attuale, sono dati dai re normanni del Regno di Sicilia.

Situata al secondo piano, al centro del Palazzo dei Normanni, si trova la Cappella Palatina, costruita nel 1130, per volere del re Normanno Ruggero II, come chiesa della famiglia reale. La cupola è decorata da spettacolari mosaci bizantini rappresentanti il Cristo Pantocratore benedicente.

All’interno di Palazzo reale si possono inoltre visitare la sala dei Venti ricoperta in mosaico, la Sala di Ruggero II e la Sala d’Ercole.

Chiesa della Martorana

La chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio, conosciuta anche come “la Martorana“, deve la sua denominazione al vicino monastero benedettino femminile, fondato nel 1193 da Eloisa Martorana.
In segno di gratitudine verso la Santissima verigine, la chiesa venne costruita da Giorgio Anticheono, il Grande Ammiraglio greco del culto bizantino.

All’interno della chiesa i meravigliosi colori dei mosaici ricoprono le volte e gli archi della croce dell’originaria chiesa bizantina. Su una parete si può ammirare uno mosaico raffigurante il re Ruggero II, in abito bizantino, che rivece la corona di Sicilia da Gesù e al centro della cupola la bellissima figura del Cristo Pantocratore circondato dagli arcangeli.

La parte più nuova della chiesa è invece decorata con affreschi di Guglielmo Borremans.

Cosa mangiare a Palermo

Quando pensiamo alla Sicilia e alla sua gastronomia, ci vengono subito in mente delizie come i croccanti arancini e i cannoli di ricotta con gocce di cioccolato, ma la cucina Siciliana e più in particolare Palermitana non si ferma quì.

Pasta con le sarde, dolcetti di pasta di mandorle, cassata siciliana, tanti sapori di origini diverse da far venire l’acquolina in bocca!

Un dolce antico che oggi viene preparato in occasione della “festa dei morti” del 2 Novembre è la Frutta di Martorana. Il nome è dovuto alle monache del convento benedittino di Martorana. Questo dolcetto sfizioso a forma di frutta è fatto di pasta di mandorle e fu creato dalle monache beneddittine per abbellire i l giardino del monastero in occasione di una visita reale.

Ancora perdetevi nelle strade di Palermo e assaporate lo “Street Food” Palermitano, tra i quali “Pani cà meusa” o pane con la milza, farcito con polomone, trachea, esofago di vitello e ovviamente la milza. Un cibo dal gusto deciso che può piacere o non piacere. Si può mangiare schietta (da solo) con limone spremuto o maritata (accompagnato) da caciocavallo o ricotta!

Non resisterete alle crocchè di patate, chiamate “Cazzilli” delle friggitorie ambulanti, alle schiacciatine di farina di ceci fritta chiamate “panelle”

Un gusto semplice e deciso è quello de “u sfincioni”, o Sfincione palermitano, una morbida focaccia con pomodoro, origano, caciocavallo, cicpolla, acciughe e olio. Che bontà!

Come raggiungere l’aeroporto di Palermo

E anche questa vacanza giunge al termine, allora noi possiamo consigliarvi come tornare a casa senza stress.

L’aeropporto di Palermo si trova a circa 35 km dal centro della città ma è facilmente raggiungibile con il proprio veicolo o i mezzi pubblici.

Chi sceglie di prendere i mezzi pubblici ha queste opzioni:

  • Shuttle bus Aeroporto-Stazione Centrale (il più economico), con corse ogni 30 minuti.
  • Treno da Palermo Stazione Centrale all’aeroporto Punta Raisi, due treni l’ora.
  • Taxi o Taxi sharing

Per chi decide di venire in macchina invece, il percorso è molto semplice. Imboccate l’autostrada A29 in direzione Trapani, uscite al casello “Puntaraisi-Aeroporto Falcone Borsellino” e seguite le indicazioni.

Per chi invece stà partendo da Palermo per andare in vacanza, si sà che partire può essere stressante. Se volete arrivare in aeroporto in tutta comodità con la vostra macchina, vi consigliamo di prenotare in anticipo non solo il volo ma anche il parcheggio a Palermo aeroporto, in questo modo potrai scegliere con calma il posto auto che meglio si addice alle tue esigenze, risparmiando sensibilmente.

Speriamo che quest’articolo vi abbia incuriosito e stimolato a visitare Palermo. A noi dunque non resta che augurarvi un buon viaggio alla scoperta delle bellezze del capoluogo siciliano.

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